Gianandrea Gazzola
Gianandrea Gazzola, all'anagrafe Giovanni Gazzola, nasce a Verona nel 1948, figlio di Piero Gazzola, architetto e Elena Schiavi, pittrice. Consegue la maturità classica al Liceo S. Maffei di Verona. Iscritto alla facoltà di Architettura a Venezia, studia contemporaneamente composizione a Milano. Dal 1975 si dedica soprattutto all'indagine dei rapporti fra suono e forma attraversando i territori della sperimentazione musicale e della scultura.
Se gli anni settanta sono soprattutto segnati dalla collaborazione con Luciano Berio, i decenni successivi saranno scanditi da una sempre più intensa attività didattica e da un costante lavoro di sperimentazione sulle nuove tecnologie che lo porterà nel 1985 a fondare, con Felice Farina e altri il L.I.S. (Laboratorio Informatica Spettacolo).
All'impegno di progettista per importanti aziende internazionali (Promemoria, Lucas, Luceplan tra le altre), l'artista affianca interventi nell'ambito della scena teatrale in qualità di compositore ma anche di creatore di macchine di scena e di strumenti soprattutto per la coreografia di Gianfranco Paoluzi.
Dal 1980 al 1985 è docente di tecniche vocali per la Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman. Docente di Tecniche della sperimentazione all'Istituto europeo di design di Roma dal 1992 al 1997. Dal 2019 è docente presso la Yacademy di Bologna.
Nel 2001 nasce a Castelnuovo di Farfa, su progetto dello studio Benedetti di Martino, nel cinquecentesco Palazzo Perelli, il Museo dell'Olio della Sabina. Si tratta in realtà di un museo di arte contemporanea che prende corpo dalle installazioni di Alik Cavaliere, Gianandrea Gazzola, Maria Lai e Hidetoshi Nagasawa. A partire dal 2005 con Mao Benedetti, Sveva di Martino, Vania Gianese, Jacopo Benedetti e Stefano Scialotti è parte del gruppo Spazi Consonanti attivo nel rapporto tra patrimonio storico ed arte contemporanea. In questo contesto nascono numerosi progetti tra cui quelli per gli scavi di Pompei: Prologo ed Elioforo[8] per l'Antiquarium (2008). A partire dal 2012 lavora all'installazione "Sub-Limine" scrivente che in tempo reale traccia l'attività delle radici di un olivo sospeso, presso il Cisternone di Seggiano con "Spazi Consonanti", in collaborazione con il LINV, International Laboratory of plant neurobiology, e in particolare col prof. Stefano Mancuso. È del 2013 la prima commissione di un'opera da parte di Arte Sella.
Nel 2022, per il ventennale dalla fondazione del suo Museo, il Comune di Castelnuovo di Farfa gli commissiona una nuova installazione sul tema del paesaggio (in progress).