“L’anno scorso” spiega Romeo Sozzi “abbiamo presentato la nuova collezione tessile, un grande lavoro durato diversi anni. Abbiamo deciso di non includere a catalogo alcuni tessuti di cui rimanevano però grandi metrature. Abbiamo quindi affidato questi tessuti a Sergio Perrero, che li ha rielaborati trasformandoli in pezzi unici”, continua Romeo Sozzi.
“La collezione di origine” ci spiega Perrero, “è stata lo stimolo per una ricerca estetica ed etica che ha preso spunto dall’esistente, così che le eccellenze, lini, velluti, sete e lane, non andassero perdute, ma trasformate in nuove curiosità, in continuità con la ricerca tessile intrapresa dall’azienda”.
Per realizzare questi tessuti unici vengono utilizzate varie tecniche di lavorazione tra le quali la sovrapposizione, l’accostamento, l’agugliatura con fili di cashmere che creano i disegni a tema “botanico” e svariati processi che rendono i tessuti più morbidi e piacevoli al tatto.
Parigi è la vetrina ideale per presentare, insieme con gli arazzi, due esempi di applicazione di questi tessuti proposti su due prodotti Promemoria: una poltrona Chelsea, con la seduta rivestita di seta e la struttura in velluto nero, e la dormeuse Bombay in rovere con dettagli in bronzo e la seduta in lana e velluto.
Il progetto è solo all’inizio e le creazioni presentate a Parigi ne sono solo un’anteprima.
Sergio Perrero, assieme a Promemoria, ha intrapreso un lavoro di ricerca per nuove forme di elaborazione dei tessuti, inediti interventi creativi volti a realizzare opere uniche.